“Intagliare la zucca per ridere in faccia alla morte.”
Dice la nonna mentre Alma colora una strega con i pastelli. Il fuoco scoppietta e riscalda già la pietra fredda, la luce soffusa illumina i visi nella stanza.
E’ il primo Halloween che trascorrono nell’antico trullo in pietra grezza rimasto intatto dopo che la furia dell’acqua ha portato via loro la casa, tutti gli averi e anche il nonno.
L’odore dolce della zucca che lentamente si cuoce con il calore della fiamma della candela al suo interno aleggia nell’aria, anche le erbe medicamentose sul fuoco sprigionano il loro profumo pungente che si insinua in ogni angolo della dimora. È la notte in cui il sottile confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti si dissolve rendendo possibile l’incontro di spiriti dei mondi opposti.
La prima anima che Alma riconosce si nasconde sul muro, all’ombra della fiamma della candela. È viva e sinuosa e alimenta sogni e paure. La paura della forza dell’acqua, il sogno di una vita felice nonostante tutto. La goccia di fuoco si muove al soffio di un vento che in quel trullo non spira. Presagio di cambiamenti. Alma si avvicina all’ombra e rapita dalla sua possente immobilità le sfiora i contorni con le dita. È fredda come di pietra è quel muro eppure le riscalda il cuore. L’ombra la invita ad oltrepassare quel confine sottile che solo questa notte di fine ottobre è possibile varcare.
Sul muro si manifesta una porta dal profilo intrecciato nell’ombra, la maniglia è d’oro scintillante. Alma si avvicina. Vuole oltrepassare quella soglia. Una chiave, scintillante e misteriosa scatena reminiscenze magiche di una notte senza luna. Il fuoco che protegge risveglia antichi saperi e potenti rituali bramano di essere riscoperti. Alberi, frutti ed erbe fanno da sfondo ad una vita selvaggia che ha un sapore tanto umano.
Alma è pronta. Si volta a guardare la nonna che con dolcezza le dice di non avere paura. Conoscere la morte e riderci insieme significa farsi beffe delle paure del mondo. La nonna è una strega forte. Nel cuore un piccolo sussulto la fa voltare di nuovo verso la porta dalla maniglia brillante che conduce in uno spazio indefinito e in un tempo eterno, frutto di un incanto. Il muro adesso riflette centinaia di ombre e una chiave.
“Lascia che succeda!”
Una voce le sussurra all’orecchio e con un passo Alma si ritrova dall’altra parte.
Felice e mostruoso Halloween! 🎃